copertina blacklivesmatter

La moda dice no al razzismo e abbraccia l’hashtag #Blacklivesmatter.
I canali social di alcuni brand di si “tingono di nero”, listando a lutto i loro profili social
Da altri ancora, arriva un impegno reale contro il razzismo tramite comunicazioni e campagne a sostegno

Nel pieno della pandemia, con lo spettro di 40 milioni di nuovi disoccupati, l’uccisione di George Floyd a Minneapolis per mano della polizia ha infiammato gli Usa, con proteste dalla East alla West coast.

Una rabbia incontrollata ha preso di mira i teatri dello shopping, da Louis Vuitton a Balenciaga, da Alexander McQueen a Marc Jacobs, sulla cui insegna sono stati scritti i nomi di alcuni (dei tanti) afroamericani assassinati negli stati uniti.
Stessa “sorte” anche per i negozi di Macy’s e Nike, con vetrine spaccate e interni saccheggiati.

Nonostante ciò, nel mondo della moda sono state numerosissime le prese di posizione sui social contro il razzismo, anche se questo non è bastato a fermare la furia contro i negozi e le vetrine, del lusso e non.

Alcuni marchi di moda già prima del #BlackOutTuesday si sono virtualmente uniti contro il razzismo, dando esempio di nuove strade da percorrere, strade necessarie, perché oggi nessun uomo/azienda/marchio può rimanere indifferente a questo tema.
Non è più tollerabile che un fashion brand rimanga neutrale rispetto a questioni così cruciali, non è solo una questione di business, ma innanzitutto di etica e di morale che ogni consumatore chiede ai propri marchi di riferimento.

Proprio Louis Vuitton ha postato un video su Instagram con il monito “Apporta un cambiamento. Libertà dal razzismo per la pace, insieme #BlackLivesMatter”.
All’hashtag si sono uniti anche Valentino, Mango, Pull and Bear, Dolce e Gabbana.

Un’aperta condanna degli episodi di discriminazione è venuta anche dai big dello sport Nike e Adidas che, bypassando rivalità e competizioni, hanno solidarizzato su Twitter.
Lo spot della prima – con l’appello a “Non restare seduto in silenzio. Facciamo tutti parte del cambiamento” – è stato prontamente ritwittato dalla seconda, coinvolgendo milioni di persone.

Tantissimi messaggi anche da parte di importanti figure italiane della moda, tra cui quelli di Bruno Sialelli (Lanvin), Pierpaolo Piccioli, Chiara Ferragni, Massimiliano Giornetti e Gucci che si è affidato a una poesia dell’artista Cleo Wade per esprimere il dissenso:

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Sicuramente tanti altri brand, anche nei prossimi giorni, continueranno a farsi avanti sui social e questo è un bene. Sperando che l’hashtag #BlackOutTuesday sia solo la punta di un iceberg, di un movimento radicale e sempre più radicato nella società in grado di generare un reale cambiamento.

La strada sarà lunga e impervia e ci sarà bisogno di tutti noi, fino in fondo.